La battaglia delle donne poligame

«Una moglie non è abbastanza» è il motto di Hayam Dorbek. Egiziana, 42 anni, capo scoperto e aspetto ben curato, due figli e un lavoro impegnativo da giornalista, Hayam non riesce a reggere il ritmo della vita coniugale. Chiede di essere affiancata da una seconda moglie, per sbrigare le faccende di casa da un lato, ma anche per soddisfare i desideri di un marito cui per dettame religioso non si può dire di no. Da lui finora ha avuto un secco rifiuto come risposta. «Ma ho chiesto aiuto al mio figlio maschio per convincerlo». La poligamia, è l´idea di Hayam Dorbek, permette alla moglie di ritagliarsi il proprio spazio di libertà. E per incentivare questa pratica, ammessa dalla legge ma poco diffusa nella realtà, lei ha fondato l´associazione Taysir (il facilitare), sfruttando i canali mediatici che il suo lavoro le offre. Articoli sui giornali e dibattiti tv sui canali panarabi Al Jazeera e Al Arabiya hanno contribuito a rendere famosa la campagna. «Mio marito mi ha scelta, ma io lavoro e non trascorro molto tempo a casa. Dovremmo forse separarci?» ha spiegato Hayam in una puntata di “Solo per donne” sulla tv Al Jazeera. […] La campagna mediatica di Hayam Dorbek ha scatenato l´ira delle associazioni per i diritti umani egiziane, che vedono la poligamia come il simbolo dell´arretratezza dei costumi tipica di una certa interpretazione dell´islam. Nihad Abu al-Qumsan, a capo del Centro per i diritti della donna del Cairo, teme che un paese relativamente liberale come l´Egitto si avvicini all´Arabia Saudita, il regno del conservatorismo, «con le donne trattate come al mercato delle schiave». […]
L’articolo di Elena Dusi per Repubblica è stato pubblicato sul sito “La Mescolanza”
Nel mondo esistono centinaia di milioni di donne che si trovano nella stessa situazione della signora Hayam, ma non pensano minimamente di far sposare un’altra donna al proprio marito. Chi può chiede aiuto ai genitori, oppure si cerca una colf. Milioni di donne hanno addirittura avuto il coraggio di chiedere al proprio marito di dare una mano nelle faccende domestiche. Ma forse questo la signora Dorbek non lo sa. O non si fida di come il marito passerebbe l’aspirapolvere.

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