Cadaveri del Gange nel mangime: cominciò così mucca pazza?

Il morbo della mucca pazza avrebbe avuto origine in India, diffuso per la prima volta dai resti umani trascinati dal Gange e utilizzati per “tagliare” i mangimi prodotti con ossa animali. Ad avanzare questa nuova e sconcertante ipotesi, che rovescia la teoria dominante di un’origine animale del morbo, è una ricerca che verrà pubblicata sabato sulla prestigiosa rivista britannica di medicina The Lancet. Secondo gli autori, Alan Colchester dell’università del Kent e Nancy Colchester dell’università di Edimburgo (i due sono padre e figlia), l’epidemia ha avuto origine negli anni Cinquanta a causa del mangime importato in Gran Bretagna dal sub-continente asiatico. Alcuni corpi parzialmente bruciati durante i funerali indù, poi lasciati in balia delle acque del Gange, sarebbero stati portatori del morbo di Creutzfeldt-Jakob (Cjd), da cui è derivata l’encefalopatia spongiforme bovina (Bse) che ha colpito gli animali. Secondo i ricercatori, i contadini indiani avrebbero utilizzato tali resti per confezionare il mangime per i bovini, che poi è stato venduto in Europa. […]
Fonte: Repubblica.it

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