Dopo quasi tre anni di rinvii, parte all’ospedale Sant’Anna di Torino la sperimentazione della pillola abortiva Ru 486, che permette di eseguire l’aborto per via farmacologica anziché chirurgica, ma solo in ospedale. Lo studio, primo in Italia anche se il farmaco è usato in Francia dal 1988, in Gran Bretagna e Svezia dal 1991 e negli Usa dal 2000, coinvolgerà 400 donne. La sperimentazione della pillola abortiva al Sant’Anna era stata autorizzata dal «Comitato etico regionale» del Piemonte nel novembre 2002, ma una ispezione ministeriale del dicembre 2002 aveva spinto la direzione dell’ospedale ad attendere un parere del ministero della Salute. Nell’aprile 2002 il ministero aveva dato un «parere provvisorio», rinviando a un successivo parere definitivo. Anche per la grande polemica suscitata dal progetto, la direzione dell’ospedale aveva ritenuto prudente attendere fino al pronunciamento del Consiglio Superiore di Sanità, che è stato pure positivo. L’Ru 486 (mifepristone) è registrato presso l’Agenzia europea dei farmaci e distribuito in molti paesi Ue. Lo studio avviato a Torino ha l’obiettivo di confermarne efficacia abortiva e sicurezza. Nel 95-98% dei casi il farmaco dovrebbe permettere di evitare l’intervento chirurgico provocando un aborto simile a quello spontaneo.
Fonte: la Sicilia