“La sperimentazione della pilloa abortiva Ru486 all’ospedale Sant’Anna di Torino era stata già approvata dal ministero della Salute e legittimata dal Comitato etico regionale del Piemonte. Pertanto la scelta del ministro Storace è per lo meno discutibile e poco rispettosa della libertà della ricerca clinica applicata e della professionalità dei ginecologi italiani, consapevoli peraltro che il progetto di ricerca non ha mai posto in essere condizioni di pericolo per la salute delle donne”. È quanto affermano i consigli direttivi della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, dell’Associazione Ginecologi Universitari Italiani e dell’Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani, riuniti in occasione dell’81° Congresso Nazionale di Ginecologia e Ostetricia, in corso a Bologna.
Lancio ADNKronos