Regalo elettorale: la Chiesa non paga l’Ici

Dal governo è in arrivo un nuovo “condono”, un regalo per la Chiesa: esenzione dal pagamento dell’Ici per tutte le attività commerciali di proprietà ecclesiastica. Scuole private, ristoranti e ostelli non dovranno pagare la tassa comunale. Ma forse il regalo se lo è voluto fare la maggioranza mirando ai voti dei cattolici. Naturalmente a farne le spesa ancora una volta saranno i comuni che perderanno circa 300 milioni di euro. «La volontà del governo di strangolare gli enti locali – ha denunciato il senatore diessino Esterino Montino – sta andando oltre ogni immaginazione. Mentre con la Finanziaria si stanno tagliando 3 miliardi di euro di trasferimenti, si vuole scippare ai Comuni l’Ici dovuta per gli immobili di proprietà degli enti religiosi» E il danno non sarebbe di poco conto: l’Anci lo ha quantificato in circa 200-300 milioni di euro in meno, dei quali ben 20-25 solo per Roma. Sono infatti oltre mila in Italia soltanto le strutture ricettive. «Difatti l’articolo introdotto – denuncia Montino – «estende anche agli immobili di proprietà ecclesiastica utilizzati per attività commerciali le agevolazioni già previste per i luoghi di culto. In pratica, se fino ad ora l’Ici, giustamente, non doveva essere corrisposta per chiese, oratori, conventi o monasteri, ora verrebbero esentate, per fare qualche esempio, anche scuole private, case di cura, ristoranti, foresterie e ostelli di proprietà di enti ecclesiastici». Una norma non solo discriminante nei confronti delle altre confessioni religiose ma che mette a nudo la volontà del governo: «È evidente – tuona Montino – che con una norma del genere Berlusconi e la sua maggioranza vogliono senza pudicizia trarre qualche vantaggio elettorale facendo interamente pagare il conto agli enti locali e ai cittadini» […]
Fonte: l’Unità online

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