Bali rivive l’incubo. Dopo tre anni dall’ultima strage che aveva provocato 202 morti, il terrorismo torna a colpire uno dei paradisi turistici dell’Indonesia. Tre attacchi suicidi nella notte di sabato in tre ristoranti affollati di turisti, due all’aperto sul lungomare, sulla Jimbaran Beach, e uno interno, la “Steak House”, a Kuta Beach, hanno fatto 27 vittime e oltre cento feriti. Secondo il ministero degli Esteri italiano non vi sarebbero connazionali tra le vittime. Anche se l’attentato non è stato ancora rivendicato si pensa che la matrice sia la stessa di quella del 2002 compiuta dalla Jemah Islamiah, il braccio locale di al Qaida e l’inchiesta della polizia ha confermato infatti che si trattato di attacchi di kamikaze. Secondo il capo della polizia di Bali, Made Mangku Pastika, sono state trovate tre teste, che si pensa appartengano ai tre attentatori, presumibilmente asiatici. E la conferma che le indagini si stanno muovendo in questo senso è arrivata anche da un alto funzionario indonesiano antiterrorismo che ha messo in guardia: «Quello che è chiaro ed importante da questi fatti è che tutti i gruppi che sono stati qui per un periodo sono ancora in grado di operare. Questo gruppo non è morto». […]
Fonte: l’Unità