Papa: “Bandire Dio da vita pubblica è solo ipocrisia e non tolleranza”

CITTA’ DEL VATICANO – Quando Dio viene “bandito dalla vita pubblica” non c’è “tolleranza”, ma “ipocrisia”. E dove l’uomo “si fa unico padrone del mondo e proprietario di se stesso, non può esistere giustizia”. Con queste parole Bendetto XVI ha aperto il sinodo dei vescovi in Vaticano. E lo ha fatto tornando sul tema a lui caro della rilevanza pubblica di Dio. Ha scelto i toni apocalittici Josef Ratzinger per introdurre il suo primo Sinodo. Le letture bibliche della messa, del resto, raccontavano la distruzione di Gerusalemme nell’anno 70. E il Papa ha voluto ricordare come la stessa minaccia riguardi oggi proprio la Chiesa e il mondo cristiano, cioè in primo luogo l’Europa e l’Occidente. Una minaccia che per il Papa non viene solo dall’esterno.
“Quando l’uomo vuole essere padrone della creazione – ha sottolineato il Pontefice nell’omelia della messa di apertura del Sinodo che raduna in Vaticano 256 padri sinodali da 118 paesi del mondo – Dio si fa d’intralcio: o si fa di lui una semplice frase devota, o viene negato del tutto”.
“Laddove – ha insistito il Papa – l’uomo si fa unico padrone del mondo e proprietario di se stesso, non può esistere la giustizia; là può dominare solo l’arbitrio del potere e degli interessi”.
Fonte: Repubblica.it

Archiviato in: Generale