Ecco un altro capitolo di uno dei misteri più singolari e se vogliamo “letterari” di Roma. La vicenda è quella della sepoltura di Enrico De Pedis, detto “Renatino”, nella Basilica di Sant’Apollinare, a due passi da Piazza Navona. De Pedis è uno dei boss della banda della Magliana assassinato nel febbraio e inumato nelle camere mortuarie sotterranee della Basilica il 24 aprile 1990, dopo una prima tumulazione frettolosa al Verano. La trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” (RaiTre), il 12 settembre scorso, aveva rivelato i documenti sui retroscena della sepoltura del boss che ha suscitato le proteste di molti cattolici. Ieri sera, nel corso di un’altra puntata della trasmissione, è arrivata la replica del Vicariato di Roma, della cui giurisdizione fa parte Sant’Apollinare: in sostanza i resti mortali di De Pedis non saranno spostati – dice una nota – La sepoltura era stata decisa a suo tempo dal Cardinale vicario Ugo Poletti, oggi defunto, ma secondo la gestione attuale del Vicariato non ci sono gli estremi per un’estumulazione dei resti di “Renatino”. […]
Fonte: Roma One