Papa Benedetto XVI in una lettera inviata al convegno «Libertà e laicità» che si svolge a Norcia, ha scritto: “Uno Stato sanamente laico deve riconoscere nella sua legislazione quel senso religioso in cui si esprime l’apertura dell’essere umano alla trascendenza.” Secondo Benedetto XVI, “solo questa, è una forma di laicità positiva”.
Non ci sono laicità sane e laicità insane; laicità positive e laicità negative.
La laicità è una sola; quella che riconosce gli stessi diritti a tutti i cittadini; che non pretende per i cittadini cattolici privilegi rispetto agli altri cittadini, di seconda classe, di altre religioni e a quelli, di terza classe, senza religione; non pretenda che i suoi sfarzi e il suo potere temporale sia finanziato da tutti i cittadini italiani: cattolici, di altre religioni o senza religione.
Prima di parlare di laicità il papa dia alle donne il diritto al sacerdozio e al papato: parità di diritti tra uomo e donna.
Prima di parlare di laicità il papa riconosca il diritto di matrimonio e di pacs per tutti i cittadini; riconosca il diritto di adozione per tutti i cittadini che dimostrino di essere all’altezza del compito che ci si assume con l’adozione; parità di diritti per eterosessuali e omosessuali.
Prima di parlare di laicità il papa abolisca la scomunica di papa Giovanni XXIII per chi lotta per la salute dei bambini rendendo pubblici i delitti di pedofilia perpetati da sacerdoti. Si smetta di trasferire preti pedofili da una parrocchia ad un’altra per sottrarli alla giustizia terrena.