[…] In agosto il presidente Bush e il senatore Frist hanno dato l’impressione di voler sostenere la causa dell’ID [Intellingent Design] come materia di insegnamento nelle classi di biologia. E dai media si è passati alle scuole con intensi dibattiti in Kansas e Georgia, fino alla provocatoria introduzione dell’ID nei programmi scientifici delle scuole del distretto di Dover in Pennsylvania, con un intervento del tribunale che potrebbe creare un punto di svolta. L’insegnamento previsto dal Dover Area School District è che l’evoluzionismo non è una teoria scientifica, ma solo una ipotesi non provata, e che dovrebbe essere insegnata in parallelo con teorie alternative come l’Intelligent Design. Su questa decisione l’American Civil Liberties Union su stimolo di genitori di alunni favorevoli all’evoluzionismo, ha chiesto ad un giudice federale della corte di Harnsburg (Pennsylvania) di decidere se ID meriti di essere insegnate in classi di scienze.
Gli scienziati tradizionali si stanno impegnando a rafforzare le basi dell’evoluzionismo con nuove ricerche e sperimentazioni. La questione posta al giudice non è banale, perché il processo evolutivo non è immediato né facile da accettare. È chiamato di selezione naturale perché sono le condizioni naturali esterne a determinare quali fatti sono benefici e quali dannosi per gli esseri che vi vivono ed è un processo passivo dove gli organismi non hanno finalità. Può davvero sembrare illogico che un meccanismo guidato da eventi casuali finisca per dare luogo ad organismi perfettamente adattati e a forme viventi tanto diverse tra loro. Allo stesso modo genera una certa angoscia osservare che nella storia della terra, iniziata 4,6 miliardi di anni fa, la presenza degli esseri umani riguardi solo gli ultimi 2 milioni di anni. È come dire che, se la storia del pianeta fosse rappresentata dalle lancette di un orologio, l’evoluzione dell’uomo rappresenterebbe solo gli ultimi 19 secondi, e la storia della civiltà meno di un decimo di secondo.
La selezione naturale oggi diventa però dimostrabile. Le mutazioni casuali, che Darwin aveva intuito sono ‘incidenti’ che avvengono a livello del Dna e dei geni. Grazie alla ‘Genomica’ esse possono essere osservate, documentate e catalogate in tempo reale all’interno delle cellule Gli ultimi lavori del Mit e di Harvard sulla analisi del Dna degli scimpanzé condotte da Eric Lander del Broad Institute del Mit vanno in questa direzione. L’evoluzione , dice Lander, è scienza perchè rende possibile previsioni verificabili sperimentalmente, e ciò non è vero per l’ID. Ma a decidere se tutto ciò è sufficiente a definire l’evoluzionismo come scienza, e l’ ‘Intelligent Design’ no, non sarà una commissione di scienziati, ma un giudice in Pennsylvania. E la scienza avrà dato il meglio di sé se sarà riuscita a far comprendere e a difendere le sue ragioni anche a un uomo che scienziato proprio non é. Sarà una decisione importante perché, se positiva, riaffermera’ la validita’ del metodo scientifico, che dai tempi di Galileo ha cambiato con tanta rapidità il mondo, e se negativa aprirà il campo a nuove forme di fondamentalismo religioso le cui tristi conseguenze non sono difficili da prevedere.
Fonte: Repubblica.it