Crocifissi al ministero dell’ambiente: una nota dei protestanti

Il Ministero dell’Ambiente avrà presto un crocefisso in ognuna delle sue 1039 stanze: lo impone una circolare interna del Ministero firmata dal capo di Gabinetto Paolo Togni, sostenuta dallo stesso ministro Altero Matteoli. La circolare datata 20 ottobre accoglie di fatto una precedente richiesta della CISL: “Il signor Ministro ha ritenuto di pienamente condividere le motivazioni poste a base della citata istanza non potendo non ricordare, tra l’alto, il fatto che la Croce non è solo un simbolo religioso dei cristiani, ma appartiene alla tradizione ed alle radici cattoliche del popolo italiano” si legge letteralmente. Commentando la notizia pubblicata su alcuni organi di stampa, Gianni Long, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), si è detto sconcertato e ha dichiarato quanto segue: “Si avvicinano le elezioni e con questo i tentativi più stupidi ed illegali per intercettare il voto cattolico che molti ritengono determinante. Credo che il popolo italiano sappia distinguere tra la vera spiritualità e il ‘confessionismo’ imposto a colpi di decreto da ministri del Regno delle due Sicilie. È strano che questo provvedimento venga da un ministro toscano, dato che i lumi della ragione erano arrivati nel Granducato di Toscana già nel ‘700. All’inizio del XXI secolo qualcuno ha evidentemente perso i lumi della ragione”.
Lancio NEV

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