Concordato, Passigli: il problema è la sua applicazione

“Sulla questione concordataria desidero fare chiarezza. I regimi concordatari sono antistorici ma in Italia il problema non è la revisione del Concordato ma la sua applicazione”. Lo afferma il senatore dei Ds Stefano Passigli. “Nulla nel Concordato imponeva l’immissione in ruolo degli insegnanti di religione – spiega Passigli – misura che tradisce la laicità dello Stato. Parimenti il finanziamento delle scuole private è sostanzialmente anticostituzionale. Il regime dell’otto per mille deve essere ricondotto al suo spirito originario e alla volontà effettiva del legislatore, impedendo che il contributo degli italiani vada a ripianare il deficit del giornale della Cei oppure a finanziare la missione italiana a Nassirya. Poco o nulla vi è nell’attuale gestione dell’otto per mille dell’originaria destinazione a fini caritatevoli o alla tutela dei beni culturali”. “Per un laico – sottolinea il senatore della Quercia – molto vi è da fare nell’applicazione del Concordato anche senza proporne la sua revisione, che come ogni trattato internazionale deve essere concordata tra le parti. Legittima è dunque la posizione di Boselli ed eccessive alcune reazioni”. “Tuttavia, personalmente – conclude Passigli – ritengo più opportuno operare per una corretta applicazione del Concordato piuttosto che ingaggiare una battaglia di principio che non porterebbe ad alcun concreto risultato”.
Fonte: Virgilio News

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