Una lettera pubblicata oggi su “Repubblica” ricorda che
le coppie italiane non sposate chiedono il riconoscimento di diritti, almeno quelli basilari, che spettano a tutte le coppie sposate, ma il Parlamento non li concede. Eppure, per quanto possa sembrare incredibile, i parlamentari italiani, quei diritti li hanno già da un pezzo. Da almeno 10 anni, infatti, senatori e deputati della Repubblica non solo possono estendere, al convivente, l’assistenza sanitaria integrativa dei parlamentari (come avviene anche per altre categorie professionali), ma questi possono anche godere della pensione di reversibilità […].