Il 7,5% degli italiani, oltre la metà dei milanesi, sceglie di farsi cremare. La pratica, consentita dalla Chiesa, è in crescita nel nostro Paese. Ma l’arcivescovo di Trento, Luigi Bressan, vi si oppone:“La cremazione non appartiene alla tradizione cristiana. Così come la dispersione delle ceneri o la loro conservazione in casa. I cristiani, fin dalle origini, preferiscono l’inumazione nei cimiteri”. In Italia il fenomeno è in crescita come in tutt’Europa, ma a ritmo molto più rallentato. E la pratica, che vede ai primi posti la Repubblica Ceca con il 76,5% delle persone che la scelgono, la Svizzera (76,2%), la Danimarca (72,6%), la Gran Bretagna (72,3%) e la Svezia (72,1%), ci colloca in penultima posizione (al 7,5%) prima dell’Irlanda (6,8%) e dopo la Francia (al 21%). Da noi, se nel 1988 le persone che venivano cremate erano 3.650, nel 2004 sono state 43.858. […]
Fonte: Tgcom