Ieri, nel Palazzo Federale di Berna, sono stati assegnati i premi Eugenio Balzan, in ricordo del giornalista e amministratore del «Corriere della Sera» dei tempi di Luigi Albertini. Il comitato, presieduto da Sergio Romano e composto da 20 membri di fama internazionale, ha assegnato 650 mila euro a ciascuno dei titolari di quattro ricerche. La prima è andata ai coniugi Peter e Rosemary Grant (Usa) per uno studio in Biologia delle popolazioni. I due hanno sviluppato studi sull’evoluzionismo darwiniano estendendone la validità anche allo sviluppo delle popolazioni. La loro, di fatto, è una indiretta risposta ai teocon sostenitori delle teorie creazioniste, come il cardinale di Vienna Christoph Schönborn e come padre John Neuhaus, che sulla rivista «First Things» ha affermato di «voler frenare le esagerazioni del neodarwinismo», che proprio i Grant potrebbero rappresentare. I Grant, dedicandosi per oltre un trentennio all’osservazione dei mutamenti morfologici dei fringuelli di Darwin, hanno potuto fornire una dimostrazione empirica della teoria dell’evoluzione dimostrando che le «popolazioni si evolvono e possono non essere più le stesse come fenotipo e come genotipo in tempi molto più rapidi di quanto non ci si potesse immaginare solo trent’anni fa». […]
L’articolo di Pierluigi Panza è stato pubblicato sul sito del Corriere della Sera