Basta il riconoscimento delle forme di convivenza nel nuovo statuto comunale, dopo la mai dimenticata diatriba sul registro delle coppie di fatto, per riaccendere le polemiche politiche. Se è stata superata la definizione di famiglia come “associazione d’affetti”, che proposta dalla maggioranza di Goracci aveva innescato reazioni a catena nel dibattito in Consiglio comunale, ecco che l’articolo approvato su proposta dei Ds (la stessa formula dello statuto regionale) suscita divisioni tra le posizioni imbarazzate dei cattolici della “Sinistra alternativa” e le diffuse posizioni critiche. Alleanza Nazionale, con Gianfrancesco Chiocci, aveva proposto di inserire l’articolo integrale riportato nella Costituzione ma la coalizione di Goracci si è opposta. Ad esprimere «profonda preoccupazione» è la Margherita, con il giovane segretario Matteo Andresini. […]
Fonte: il Messaggero