Boselli: «L’otto per mille è un trucco»

Dopo il referendum sulla fecondazione assistita, dopo l’annuncio di voler rivedere il Concordato, dopo le dispute sull’Ici e sulla pillola abortiva, Enrico Boselli aggiunge altri tre mattoni al muro che rischia di disegnare per l’Unione un futuro da separati in casa. Chiede di rivedere la legge sull’otto per mille, il segretario dello Sdi. Accusa il cardinal Ruini di «comportarsi come un vero e proprio capopartito» e di «usare un linguaggio bellico». […] Daniele Capezzone – segretario dei Radicali, ora legati allo Sdi sotto il nuovo simbolo della Rosa – aggiunge il carico: «C’è ormai una tentazione padronale della Cei, una sorta di opa vaticana sulla politica, la stampa, la società e la cultura italiane». […] «L’otto per mille è un vero e proprio trucco ed è arrivato il momento di renderlo noto» dice il segretario dello Sdi. La discussione non è nuova: alle parrocchie non vanno solo i soldi degli italiani che nella dichiarazione dei redditi barrano la casella Chiesa cattolica ma anche una parte di quelli che non hanno espresso preferenze. I soldi di chi non indica il destinatario vengono divisi secondo le percentuali di chi invece si pronuncia. E quindi in buona parte finiscono alla Chiesa. «In questo modo – spiega il leader dello Sdi – ai circa otto milioni e mezzo di italiani che scelgono la Chiesa cattolica, se ne aggiungono altri sedici milioni che quella scelta non l’hanno mai fatta». La legge va cambiata, secondo Boselli. Un progetto condiviso non solo dai Radicali, ma anche da Rifondazione comunista: «Sbaglia chi pensa che attaccare questi privilegi ci faccia perdere voti fra i cattolici. Penso sia molto più dannosa la corsa ad apparire più papista del Papa». […]
Fonte: Corriere.it

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