“Non ci stiamo a mettere all’indice Boselli. Non occorre essere radicali per accorgersi che la Cei opera un’interferenza nella vita politica italiana e Ruini non si limita ad esprimere una posizione ma supera i confini del concordato”. Le diessine Gloria Buffo, Katia Zanotti e Lalla Trupia, prendono le distanze dalla posizione dei vertici di via Nazionale nel confronto sul rapporto fra Stato e Chiesa in Italia. “O la laicità è un valore non negoziabile, e allora deve essere di tutta l’Unione e di tutto l’Ulivo – sottolineano – o si cede su un principio fondante la convivenza e il dialogo fra tutti. Sostenere che i voti cattolici sono messi a rischio da chi invoca una Chiesa libera e rispettosa delle prerogative dello Stato, è offensivo anzitutto verso i cattolici italiani. Se a un capo dei vescovi italiani, che si muove da capo partito, il centrosinistra, compresi Livia Turco e Piero Fassino, risponde trattando la Cei come una potenza politica, la laicità va in fumo. È un approdo – conclude – che non accetteremo”.
Fonte: Virgilio News