L’Osservatore Romano è intervenuto ieri per rilanciare la richiesta fatta dai vescovi la scorsa settimana affinché nei consultori entrino i rappresentanti del Movimento per la vita. Lo ha fatto con un intervento che mette sotto accusa pesantemente la gestione della legge sull’aborto, la 194, affermando che la prevenzione ormai è ridotta solo alla contraccezione e che i consultori siano solo «dispensatori di certificati per l’aborto». Così, se possibile, è riesplosa ancora più virulenta la polemica a livello politico tra i Poli e all’interno degli stessi. La tesi dei vescovi infatti è la stessa perseguita dal ministro della Salute, Francesco Storace, ossia consultori aperti al Movimento per la vita, sostenuto in questo da tutto il suo partito che chiede un «pluralismo» di presenze. Non bastasse ieri l’Udc ha formalizzato la richiesta di un’indagine conoscitiva da parte della Commissione Affari sociali della Camera sulla corretta applicazione della legge 194, con risultati da fornire a gennaio in Parlamento. Il Centrosinistra ha reagito con Bertinotti («la 194 non si tocca», «ogni tentativo va bloccato»), con Villetti dello Sdi (Ruini vuole «scassinare» il funzionamento della legge), con Fioroni della Margherita che osserva come l’indagine venne fatta anche dal ministro Bindi, con la diessina Pollastrini che chiede al ministro Prestigiacomo di pronunciarsi. […]
Fonte: il Gazzettino