Introvabilità della pillola del giorno dopo: aperta un’inchiesta

Il quotidiano ‘Repubblica’, nella cronaca romana, ha reso noto che la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un’indagine sugli ospedali che rifiutano di somministrare il farmaco a chi ne fa (legittimamente) richiesta. Tra i reati ipotizzati l’omissione di soccorso e l’abuso d’ufficio. Verranno ascoltati i medici obiettori di coscienza.
Nei giorni scorsi, il ministro Stefania Prestigiacomo aveva segnalato al ministro della Sanità Storace che “come recentemente denunciato da un’inchiesta sugli ospedali romani nel corso della trasmissione televisiva Matrix, sono tante le donne che vorrebbero avvalersi della cosiddetta »pillola del giorno dopo« e non possono farlo. Il farmaco è infatti acquistabile in farmacia solo dietro prescrizione medica, ma in molti casi le donne trovano nei presidi sanitari pubblici medici che avvalendosi, legittimamente, della obiezione di coscienza prevista nella 194, si rifiutano di prescriverla. Ma, come sai, la pillola del giorno dopo va presa con urgenza ed entro un certo numero di ore, e quindi il ritardo, a causa della inadempienza dei presidi pubblici, può vanificarne l’effetto. Ti vorrei chiedere quindi se questa tua volontà istituzionale e tecnica di verifica della 194 hai intenzione di estenderla anche a questi casi di eventuale violazione della normativa”.

Per maggiori dettagli sulla cosiddetta ‘pillola del giorno dopo’, sul sito UAAR è disponibile una scheda sulla contraccezione
L’ADUC ha inoltre invitato i cittadini a denunciare chi nega la ricetta
Sul sito di Matrix, infine, sono disponibili degli spezzoni della puntata dedicata al problema

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