Donne che si offrono nude allo sguardo dei passanti, femminielli a spasso nei vicoli, guappi armati , bimbi rom in cerca di elemosine: credete sia l’ennesima istantanea a tinte forti che ritrae la Napoli dei bassifondi? No, guardate meglio: quello che avete davanti è un presepe. Anzi, l’ultimo presepe scolpito dai maestri Scuotto, una delle famiglie più famose dell’artigianato artistico vesuviano. […] «È più scandaloso vedere una Lecciso tra i pastori che un nudo femminile – dice Salvatore Scuotto -. Queste scene appartengono alla realtà e quindi possono essere inserite nel presepe rispettando i canoni settecenteschi. Certo, la nostra opera verrà ospitata in due chiese e, probabilmente, solleverà discussioni. Ma volevamo lanciare una provocazione culturale: lo scandalo vero è nelle operazioni commerciali che mirano a piazzare sulla scena della Natività le statuette di Bin Laden e Bush, Berlusconi e Di Pietro, Al Bano e Loredana Lecciso». Chiamato in causa, Giuseppe Ferrigno (l’artista che ha ideato i «pastori vip») smorza la polemica: «Nei presepi del ’700 comparivano già nudi di donna e personaggi della cronaca. Si sta facendo tanto rumore per nulla».
L’articolo di Enzo d’Errico è stato pubblicato sul sito del Corriere della Sera