Volontari confessionali nei consultori: istigazione al ritorno dell’aborto clandestino. Una donna che decide di abortire e’ una donna lacerata, e’ una donna che forse ha bisogno di un aiuto, ma non puo’ essere in nessun modo trattata come una imputata o un’eretica da convertire”. La senatrice Maria Rosaria Manieri (SDI) e’ durissima contro la proposta della presenza di volontari cattolici o di qualsiasi fede religiosa nei consultori e aggiunge: “come si puo’ pensare di sottoporre una donna, che ha maturato dolorosamente ma consapevolmente una decisione che spetta solo a lei, ad una sorta di contraddittorio con persone che sarebbero li’ proprio per contrastare la sua scelta? Una cosa e’ la presenza di persone di specifica competenza, incaricate dalle istituzioni, in grado di dare, se del caso, risposte nella ricerca di aiuti concreti o sostegno psicologico, un’altra e’ istituire una sorta di ‘tribunale morale’ , una forca caudina attraverso la quale le donne, considerate evidentemente a priori soggetti immaturi, superficiali, privi di senso etico, dovrebbero passare. Sottoporre le donne a questa ulteriore violenza – conclude la Manieri – altro non sarebbe che accrescere la loro sofferenza, in pratica una istigazione diretta a ricorrere di nuovo all’aborto clandestino. Trovo indegno che si continui a parlare e decidere sulle donne come se fossero non minorenni, ma addirittura ‘minus habens’, destinate a non essere mai considerate mature. Trovo scandaloso che ci sia, anche nel centrosinistra, chi e’ disposto a dare spazio a questa intollerabile intrusione confessionale nell’attuazione di una legge dello Stato come accettabile contropartita per il fatto che la Chiesa non chiede di abrogare quella stessa legge”.
Fonte: SDI online