Secondo uno studio dell’Istituto IARD, i cui risultati sono stati in parte anticipati ieri dal “Venerdì di Repubblica”, i giovani tra i 15 e 17 anni che ritengono “molto importante” la religione sono solo il 19,7%. Prima della religione vengono l’amicizia, la famiglia, la libertà, la pace, il tempo libero, il divertimento, il lavoro, la solidarietà, gli interessi culturali, l’impegno sociale. Dietro, solo la bellezza fisica e l’attività politica. Il 38,2% del campione ha poca o nessuna fiducia nei sacerdoti, mentre solo il 17,3% ne ha molta: da rilevare come i sacerdoti vengano ben dopo gli scienziati (14,1% “poca/nessuna” fiducia, 30,8% “molta” fiducia). Anche nella classifica della fiducia, all’ultimo posto vengono gli uomini politici.
Forse i giovani ci hanno dato una chiave interpretativa interessante per capire l’incredibile affiatamento tra religiosi e politici.