Il cardinale Camillo Ruini torna all’attacco: con un unico intervento all’Università Cattolica di Roma, il presidente della Cei condanna l’idea di clonazione umana ma soprattutto torna a smontare i Pacs, quei “tipi di unioni e convivenze” che “depotenziano il valore dell’istituto del matrimonio”. […] “Il matrimonio – dice – non viene più percepito come espressione e garanzia della natura stessa dell’amore umano, ma come frutto di convenzioni e accordi facilmente modificabili”. “Alla fragilità e instabilità interna di molte unioni coniugali – continua – si assomma infatti la tendenza, diffusa nella società e nella cultura, a contestare il carattere unico e la missione propria della famiglia fondata sul matrimonio”. […]
Fonte: Repubblica.it
Se, come ammette Ruini, il matrimonio è percepito in modo diverso rispetto al passato, non si capisce perché la legge non dovrebbe prenderne atto. Solo perché non sarebbe compatibile con la “missione” vaticana?