Erano venticinque anni che portava il turbante sulla foto della propria patente. Ma nel 2004 Mann Singh, un fedele sikh, la perse, e dovette richiedere un duplicato. La sua Prefettura, citando una circolare del ministero dell’Interno che esige fotografie a testa scoperta sui documenti, glielo rifiutò. Lunedì il ricorso di Mann Singh al Consiglio di Stato ha riportato una vittoria di Pirro: ha vinto, ma solo perché la competenza è del ministero dei Trasporti. Che il giorno dopo ha diramato una circolare, con cui ha specificato che le foto sulla patente devono essere scattate a volti scoperti.
L’articolo (in francese) di Marie-Joëlle Gros è stato pubblicato su Libération