Bertinotti in Cina prevede evoluzione positiva nei rapporti Stato-religioni

“Il quadro è ancora incerto, ma vedo la possibilità di una evoluzione positiva perchè è interesse sia delle istituzioni religiose che del regime andare verso una reciproca accettazione”. A metà del viaggio di Fausto Bertinotti e della delegazione del Prc in Cina entra in agenda la questione libertà di culto’. Sebbene non affrontato nei colloqui ufficiali, il tema viene di fatto attraversato negli incontri con i monaci buddisti dei templi del Cavallo bianco’ e di Shaolin, nella provincia centrorientale dell’Henan, visitati dalla delegazione di Rifondazione Comunista. […] “È evidente che la Cina non vuole avere un problema religioso”, spiega Bertinotti. “Del resto – continua – essendo un paese sempre meno caratterizzato su un terreno ideologico, perchè qui parlare di marxismo o leninismo è ridicolo, non c’è interesse al conflitto con le religioni, in quanto non c’è più il problema dell’egemonia e dell’indottrinamento del popolo”. […] Fu per esempio Stalin a riallacciare nel giro di poco tempo i rapporti con la chiesa ortodossa quando questa servì a combattere i nazisti. […] “Non amo la diffusione del mercato – aggiunge Bertinotti – ma che contamini ogni relazione portandola su un terreno utilitaristico e quindi meno ideologico è innegabile”. […]
Fonte: Alice News

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