Leggendo quanto pubblicato oggi nelle pagini locali di “Repubblica”, la prolusione fatta dalla professoressa di storia moderna Giovanna Fiume per l’inaugurazione dell’anno accademico non deve essere piaciuta al cardinale De Giorgi, presente in aula magna. L’intervento verteva sulla perversa attività dell’Inquisizione in Sicilia ed ha sostenuto la superfluità delle radici cristiane dell’Europa. In particolare, ha sostenuto la Prof. Fiume:
Qualora fosse stata accolta la pressante richiesta di riconoscere le radici cristiane dell’Europa, si sarebbero trasformati gli obblighi di fede per alcuni in obblighi costituzionali per tutti. La nuova Europa non può nascere da una regressione culturale … La storia ci addita il fallimento di esperienze nelle quali la legge dello stato coincide con la morale e la legittimità dei governi si fonda sulla religione.