Sono cinque gli ospedali lombardi che hanno già agito – o lo faranno in breve tempo – per poter utilizzare la pillola abortiva RU486 nelle proprie strutture. In prima linea l’ospedale Niguarda di Milano, nel quale il ginecologo Maurizio Bini ha già presentato al Comitato etico la richiesta per l’avvio della sperimentazione. È quanto è emerso dall’indagine condotta dalla Rosa nel pugno (nuovo soggetto politico formato da Sdi e Radicali italiani) su 31 ospedali lombardi, pari circa al 50% di quelli dove è garantito il servizio di interruzione di gravidanza in Lombardia. Come risulta dall’indagine, ha già richiesto l’importazione del farmaco dall’estero il reparto Ginecologia dell’ospedale Predabissi di Melegnano (Milano), mentre in altri tre ospedali – il Bolognini di Feriate (Bergamo), il Caduti Bollatesi di Bollate (Milano) e il Maggiore di Lodi – alcuni medici non obiettori richiederanno l’importazione della RU486 alla farmacia interna. […]
Fonte: Alice News