Il Governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, si è dunque dimesso. Difeso fino all’ultimo dagli ambienti vaticani (sempre pronti nell’accusare i critici di prendersela con Fazio soltanto perchè cattolico) negli ultimi giorni, di fronte al procedere delle indagini sullo scandalo BPI, le voci a sua difesa si sono fatte sempre più fioche, finché il silenzio dei vescovi è diventato assordante e la stessa Opus Dei ne ha preso le distanze. Il piissimo Fazio paga quindi le colpe del pio Fiorani, altro personaggio molto legato alle gerarchie ecclesiastiche. Le ultime notizie coinvolgono anche Aldo Brancher, sottosegretario alle Riforme, con un passato da sacerdote. Insomma, nulla di nuovo dai tempi gloriosi di Sindona, Calvi & Marcinkus. Le gerarchie vaticane sono sempre pronte a spiegare l’etica ai potenti, ma, evidentemente, non risultano poi molto persuasive. Di questo passo, nessun finanziere oserà più definirsi cattolico: rischierebbe di suscitare pregiudizi sfavorevoli nei confronti dei propri interlocutori.
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