«Scelta distruttiva». «Premesse erronee». «Iniziativa moralmente inammissibile». Senza passi felpati o giri di parole, il Vicariato condanna ab imis l’idea di istituire un “Registro delle Unioni Civili” annunciata dal X Municipio alla vigilia di Natale. Il governo locale guidato da Sandro Medici, di Rifondazione Comunista, si è impegnato a creare un elenco in cui potranno iscriversi anche le coppie omosessuali e la Diocesi non si fa pregare nel dire cosa ne pensa: «Si intende legittimare qualcosa di simile a un matrimonio si legge in un editoriale apparso ieri sulla versione on-line di Romasette , voce del Vicariato attuando una scelta ideologica, socialmente distruttiva oltre che inammissibile sul piano giuridico e ancor più su quello morale». Più che una presa di posizione è un affondo. Tanto più che l’editoriale titolo: “Una improvvida deliberazione” è firmato con tre asterischi. Un dettaglio che per prassi consolidata ne “certifica” la provenienza: la segreteria particolare del vicario di Roma, Camillo Ruini. […]
L’articolo di Luca Lippera è stato pubblicato sul sito del Messaggero