Finanziaria 2006, regali a parrocchie ed enti ecclesiastici

[…] Una Finanziaria “austera”, questa del 2006, che prevede riduzione dei costi un po’ in tutti i settori e qualche sostegno allo sviluppo, ma con pochi mezzi: 20 miseri milioni per le crisi industriali, altrettanti al Fondo per la montagna, appena 10 al Fondo per la salvaguardia dei beni culturali e a quello che dovrebbe favorire l’acquisto della casa da parte dei precari. Peccato che questa austerità sia smentita da un provvedimento collegato con il quale si distribuiscono a pioggia somme ben più consistenti. […] Il piatto forte, subito dopo i Comuni del Nord est e della Sicilia, spetta agli enti religiosi. Negli elenchi approvati dalla maggioranza ne compaiono ben 254, appartenenti a tutte le infinite varietà previste dai disciplinari vaticani, dalle diocesi alle arcidiocesi, dalle curie semplici a quelle arcivescovili, dalle parrocchie periferiche ai capitoli del duomo, dalle chiese semplici a quelle arcipretali, dai monasteri ai conventi, dalle basiliche ai santuari, dalle opere diocesane agli istituti delle suore passionarie, missionarie, oblate, del preziosissimo sangue, dell’annunciazione. Intrecciati con i contributi erogati direttamente agli enti ecclesiastici ci sono quelli ad essi dirottati dai Comuni: 2 milioni vanno ad esempio dal Comune di Milazzo al Santuario di San Francesco di Paola, 1,35 milioni dal Comune di Molfetta alle chiese locali, 600.000 euro da quello di Ciampino all’Oratorio della Santa Vergine del Rosario e all’Istituto delle Suore Passionarie per la ristrutturazione delle aule. In totale le istituzioni religiose rappresentano il 25% di tutti gli enti beneficati, e solo le 40 che hanno ricevuto contributi superiori ai 200.000 euro si porteranno a casa 20,55 milioni. Ma molto maggiore dovrebbe essere la somma dei contributi minori che affluiranno alle altre. Altri soldi arrivano poi alle istituzioni religiose comprese nella terza categoria di beneficati, quella delle associazioni e delle fondazioni. Tra queste troviamo enti vaticani come il Collegium Lateranense (500.000 euro per la ristrutturazione della Cappella), la Pontificia Commissione di Archeologia sacra (750.000 euro per l’impianto di un non meglio identificato “museo del Protestato”), l’Almo Collegio Capranica di Roma, 500.000 euro per il restauro straordinario del complesso (anche a buon mercato…). A solo titolo di curiosità osserviamo che secondo la legge i beneficiari dei contributi avrebbero dovuto essere gli enti locali. E probabilmente la legge intendeva riferirsi agli enti italiani, non a quelli vaticani. Ma evidentemente possiamo sbagliare. […] Tra le fondazioni premiate dai deputati delle Commissioni Bilancio ce ne sono tre piuttosto interessanti. Una è quasi sicuramente di origine religiosa, e sarebbe il Consorzio IQT, a cui la risoluzione destina ben 800.000 euro per “sede e attività di funzionamento”. […]
L’articolo di Giancarlo Fornari è stato pubblicato sul sito Contrappunti.info

Archiviato in: Generale