Sade s’innamorò una sola volta nella sua vita. Nelle strade spirituali del sodomita, dell’orgiasta furioso, del personaggio che si considerava più grande di Galileo perché aveva scoperto i segreti della coscienza dell’uomo, dilagò per qualche tempo quel sentimento cantato e compreso dai poeti. Alcune lettere, scoperte nelle profondità di un archivio da Maurice Lever, biografo del «Divino Marchese», hanno fornito la prova trasformandosi poi in un libro (Maurice Lever, Je jure au marquis de Sade, mon amant, de n’être jamais… Leggi tutto »
Archivi Giornalieri: venerdì, Dicembre 30, 2005
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