Archivi Annuali: 2005

Degenerazioni II: picchiato un medico attivo per il Sì

Sarebbe stata una «spedizione punitiva, diretta alla sua persona» l’aggressione subita dal prof. Paolo Livrea, ordinario di neurologia della facoltà di Medicina, che è stato picchiato da due sconosciuti, ieri sera, mentre era nel suo studio nel Policlinico di Bari. Livrea ha riportato lesioni guaribili in una settimana circa. Che possa essersi trattato di una «punizione punitiva» lo ha ipotizzato il dirigente della squadra mobile Luigi Liguori che sta indagando sull’accaduto. […] «L’aggressione al prof. Paolo Livrea è un episodio… Leggi tutto »

Degenerazioni I: gossip su chi si schiera per il Sì

’Provo indignazione per le maldicenze, le illazioni e le gratuite insinuazioni con cui si è cercato di spiegare le ragioni della mia meditata decisione di votare sì per tre referendum. Indignazione che diventa autentico disgusto per il fatto che non si è esitato a coinvolgere in uno squallido gossip di stampo maschilista il ministro Prestigiacomo, cui rinnovo la stima e l’apprezzamento per il suo impegno’’. È quanto ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, in merito ad… Leggi tutto »

Gay: il re di Spagna firmerà la legge sul matrimonio

Re Juan Carlos promulghera’ la nuova legge spagnola sul matrimonio fra persone dello stesso sesso e non neghera’ la sua firma, come invece gli aveva chiesto di fare la Conferenza episcopale spagnola. Il ministro della Giustizia, Juan Fernando Lopez Aguilar, si e’ detto convinto che il re “rispettera’ la Costituzione e adempira’ i suoi obblighi” come ha sempre fatto dalla sua salita al trono. Anche fonti della Casa reale hanno confermato al quotidiano El Mundo la volonta’ del re di… Leggi tutto »

Camerino, niente udienze, c’è il crocifisso in aula

Ferri corti, anzi cortissimi, tra il magistrato di Camerino Luigi Tosti e il Ministro di Giustizia Castelli. Nell’ottobre del 2003 il magistrato di Camerino rimuove un crocifisso, presente nell’aula giudiziaria, su richiesta di alcuni avvocati. Apriti cielo: parte un’inchiesta del Ministro Castelli per valutare se quel gesto meriti di essere punito con un trasferimento d’ufficio o un’azione disciplinare. Il dott. Tosti scrive allora al Ministro e, dopo avergli ricordato che la presenza dei crocifissi è prevista soltanto da una circolare… Leggi tutto »

Spagna: vescovi chiedono al re di non firmare la legge sulle nozze gay

I vescovi spagnoli, che hanno chiesto ai cattolici di praticare l’obiezione di coscienza contro i matrimoni gay, avrebbero fatto pressioni sul re Juan Carlos affinchè si rifiuti di firmare la legge che dovrà entrare in vigore la prossima estate. Lo scrive il quotidiano El Mundo, citando una fonte anonima della Conferenza Episcopale spagnola, che tuttavia ufficialmente si è rifiutata di confermare, smentire o commentare in alcun modo la notizia. Secondo questa fonte, i vescovi avrebbero chiesto che Juan Carlos “segua… Leggi tutto »

Palermo: il circolo UAAR e i crocifissi dell’assessore

Prima ha spedito i commessi, ufficio per ufficio, a chiedere chi volesse appendere il crocifisso alle pareti. Poi, davanti ai mugugni di parecchi impiegati, ha deciso di passare all´azione. «Compro io i crocifissi e li regalo a chi vuole appenderli in ufficio». Alessandro Pagano, l´assessore-crociato, però, non è tipo che si sottrae alla speculazione filosofica. Così, il “dono” del crocifisso è stato accompagnato da una circolare – indirizzata «a tutto il personale» – che parte da lontano. Da molto lontano…. Leggi tutto »

Fecondazione: l’adozione non è un’alternativa

Come non essere d’accordo con l’affermazione che avere un figlio non è un diritto? Tanto più quando è accostata alla alternativa – si suppone più generosa – della adozione. E tuttavia questo tipo di argomentazione a sostegno della legge 40 sulla fecondazione assistita e per il no ai referendum (cfr. anche Leonardo Zega sulla Stampa del 7 maggio) ha poco a che fare con la legge, e con i contenuti del referendum. In primo luogo perché la riproduzione assistita –… Leggi tutto »

Stufa di pregare, chiede il divorzio da marito musulmano

Stufa di pregare anche cinque volte al giorno e di seguire le pratiche della religione islamica impostegli dal marito si è rivolta al giudice per chiedere il divorzio. La donna, una collaboratrice domestica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) che dieci anni fa sposò con rito civile un immigrato tunisino, ha sopportato a lungo tempo le richieste del coniuge. Alla fine, però, non ce l’ ha fatta più e si è rivolta ad un avvocato per avviare la pratica di… Leggi tutto »