Archivi Annuali: 2005

Meeting di CL, sfila anche Ferrara

Ovazioni, uno striscione di alcuni «Ferrara boys» e lui, Giuliano Ferrara che incontra don Stefano Alberto e conquista migliaia di ciellini senza abdicare al ruolo di «superlaico» [sic!], come recitava il tema dell’incontro. Così ieri, in nome del «rapporto razionale con la realtà», il direttore del Foglio ha parlato dell’aborto «come uno scandalo moderno»: «Non so se soffra il feto ma soffro io, soffre la madre, soffre la società: anche se va regolamentato e reso legittimo dalla leggi pubbliche resta… Leggi tutto »

Procreazione: con la diagnosi pre-impianto, meno aborti oltre i 35 anni

Tra le donne di 35 anni o piu’ la diagnosi preimpianto e’ fondamentale per abbassare il tasso di aborto spontaneo con la fecondazione in vitro. È quanto risulta dallo studio pubblicato sulla rivista Fertility and Sterility, condotto negli Stati Uniti da Santiago Munne, della Reprogenetics. Il tasso di interruzione della gravidanza osservato se si fa diagnosi preimpianto e’ del 12%, contro il 44% atteso senza la selezione degli embrioni privi di anomalie cromosomiche. Molte donne che si sottopongono a interventi… Leggi tutto »

Pronta replica gay all’attacco di Andreotti: il comunicato di Grillini

Le affermazioni di Andreotti, al meeting di Comunione e Liberazione di Rimini, secondo le quali sarebbe sbalorditivo che il premier spagnolo Zapatero abbia vinto le elezioni con un programma elettorale che prometteva la piena uguaglianza formale dei diritti umani delle persone omosessuali dovrebbero far riflettere chi vive ancora nel mondo sulfureo dell’ideologia clericale e inquisitoria, come lui. Non solo, con quel programma, Zapatero ha vinto le elezioni, ma dopo l’approvazione dei matrimoni gay, e una poco partecipata manifestazione medioevale e… Leggi tutto »

Andreotti anti-gay alla kermesse ciellina

[…] Andreotti si è detto poi “sbalordito” per quanto riguarda il matrimonio gay in Spagna: “E pensare che mi avevano detto che questa storia del matrimonio gay faceva parte di un programma elettorale stilato nella prospettiva di perdere… ma insomma, dobbiamo fare l’elogio degli invertiti? Ma se lo fossero tutti si estinguerebbe la razza umana!”. […] Fonte: Corriere della Romagna

Regno Unito: sì al velo (con logo) per le commesse Ikea

Alla filiale Ikea di Edmonton (Nord di Londra), le commesse musulmane potranno portare il velo, prescritto dal Corano, che copre capo e spalle. Il management produrrà un apposito «hijab» con il logo dell’azienda svedese stampato sul retro. La comunità islamica apprezza: «Lodiamo Ikea per aver accolto le esigenze di fede delle impiegate», ha detto Ibrahim Mogra, rappresentante del Consiglio dei musulmani di Gran Bretagna. Fonte: Corriere.it Se il velo è considerato un simbolo religioso, e viene rivendicato come tale nelle… Leggi tutto »

Belgio: no al velo negli atenei reali

Saranno applicati scrupolosamente i regolamenti che vietano i segni distintivi della religione negli atenei reali di Gilly e Vauban alla riapertura. È quanto ha dichiarato il ministro per l’educazione della comunità francese in belgio, Marie Arena. Il sito del quotidiano belga Le Soir ha pubblicato un articolo sulla vicenda.

Buttiglione: se avesse una maggioranza rivedrebbe la 194

La Casa delle liberta’ non ha in programma la revisione della legge sull’aborto. Lo assicura Rocco Buttiglione che da Rimini lancia un appello al centrosinistra affinche’ si vada a una politica per le famiglie in grado di rafforzare “l’alleanza tra madre e bambino”. “Non esiste in Italia”, ha detto il ministro delle Beni culturali in una conferenza stampa al Meeting di Rimini, “una maggioranza per la revisione delle legge sull’aborto”. Serve, pero’, “una politica che non metta la madre contro… Leggi tutto »

Iraq, hanno vinto gli sciiti: sarà uno stato islamico e federale

[…] Il presidente dell’Assemblea Hajim al Hassani si è detto «ottimista» che tutto sarà superato e che la nuova Costituzione sarà approvata con il consenso di tutti. E comunque – ha aggiunto in una conferenza stampa – di qui a tre giorni «i gruppi che non aderissero all’accordo sarebbero liberi di prendere la decisione che loro aggrada». […] Il testo elaborato, secondo fonti non ufficiali, afferma che l’Iraq del dopo Saddam sarà uno Stato «repubblicano, parlamentare, democratico e federale» e… Leggi tutto »