Archivi Giornalieri: venerdì, Gennaio 6, 2006

«Avvenire» attacca la sentenza della Cassazione

[…] Nel pieno di un’offensiva ideologica che non risparmia argomentazioni le più stravaganti, per sostenere la tesi di una “par condicio” costituzionalmente improponibile, ci pare già di sentire i fautori della equiparazione: «Visto? Non è vero che con i pacs o assimilati si esigono soltanto diritti e non si accettano i doveri connessi. Quando occorre, siamo pronti anche a pagare…». In realtà, da questo punto di vista l’innovazione è relativa, perché già oggi, sulla base della legislazione vigente in materia… Leggi tutto »

La Cassazione equipara le coppie di fatto alla famiglia

Le coppie di fatto sono come una vera e propria famiglia. Pertanto equiparare la vita dei conviventi a quella condotta dalle coppie istituzionalizzate di marito e moglie è una «significativa evoluzione sociale». La sentenza della Cassazione scaturisce dalla richiesta di un detenuto in regime di semilibertà che chiedeva se, essendo convivente con una donna, avesse diritto al patrocinio gratuito. La Cassazione ha respinto le richieste del recluso in quanto lo stato detentivo non blocca lo stato di convivenza e, come… Leggi tutto »

Il declino della scuola italiana

L’Ocse boccia il sistema educativo italiano. Inefficiente, con poche risorse ma al tempo stesso costoso e che produce scarsi risultati. È questa, in sintesi, la descrizione del sistema scolastico e universitario italiano delineata dall’annuale rapporto dell’Osce (l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, che raccoglie 30 paesi membri e altri col ruolo di partner) intitolato “Uno sguardo all’Educazione”. […] In Italia, nella fascia d’età compresa fra i 25 e i 64 anni, troviamo 44 diplomati su 100. La media… Leggi tutto »

Papaboys? No, solo papababies e papaold

[…] Laici e preti della diocesi hanno consegnato al cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi e all’arcivescovo Edoardo Menichelli di Ancona le loro richieste e le loro preoccupazioni nell’ultima giornata del convegno diocesano in preparazione al grande convegno ecclesiale di Verona. Nella relazione tenuta ieri, Tettamanzi ha presentato la traccia preparatoria dei lavori, insistendo sul valore dell’essere testimoni in cinque ambiti: la vita affettiva, il lavoro e la festa, le tante forme di fragilità, la tradizione della fede, la cittadinanza come… Leggi tutto »

Verona, «sbattezzo» ancora alla ribalta

A pagina 7 del Corriere di Verona (inserto del Corriere della sera) di oggi c’è un articolo di taglio basso su cinque colonne con tanto di foto. Titolo: «Sbattezzi, altre quattro richieste agli uffici della Curia». Occhiello: «“Blitz” degli atei e agnostici razionalisti. Il vescovado: ma cresce il numero di chi intende diventare cattolico da adulto». A proposito di quest’ultima affermazione, occorre rilevare come, secondo gli ultimi dati disponibili forniti dal Vaticano, nel 2003, in tutta Italia, i battesimi di… Leggi tutto »

Sharon: la maledizione di Ahmadinejad

Il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, si augura che il premier israeliano Ariel Sharon muoia. «Fortunatamente, la notizia che il criminale di Sabra e Chatila sta per raggiungere i suoi antenati è vicina», ha detto Ahmadinejad davanti a una platea di religiosi sciiti a Qom, facendo riferimento alle stragi perpetrate nel 1982 in due campi profughi palestinesi in Libano da formazioni cristiane filo-israeliane. […] Fonte: Giornale di Brescia

Sharon: la maledizione del rabbino

Ci è stata segnalato anche una notizia dello scorso 26 luglio: viste le condizioni di Ariel Sharon e le dichiarazioni di Ahmadinejad ci sembra doveroso evidenziarla. Par condicio religiosa: gli estremisti fioriscono in tutte le fedi. Ma non attribuiamo loro particolari poteri: il rischio di infarto di Sharon antecedeva evidentemente queste prodezze. Yossef Dayan, un rabbino estremista israeliano, avrebbe lanciato la maledizione cabalistica «pulsa de nura» (frusta di fuoco) nei confronti del primo ministro Ariel Sharon per impedire il ritiro… Leggi tutto »

ICI, il Vaticano ci riprova in Israele: 54 milioni di arretrati

In Israele solo gli edifici dedicati al culto sono esentati dall’imposta di proprietà: una chiesa utilizzata come scuola o albergo è soggetta a tassazione. Più o meno come in Italia, prima che, con l’ultima finanziaria, gli fosse accordato anche questo ennesimo privilegio: non pagare tasse sugli edifici commerciali di proprietà ecclesiastica. In Israele il Vaticano ha finora accumulato circa 54milioni di euro di arretrati: vedremo come finirà laggiù. Lancio ADNKI (in inglese)