La Margherita vota con An, Forza Italia e Udc. Affossando così la delibera per l’istituzione di un registro delle unioni civili, votata ieri in consiglio dal Municipio XI. Sconfitta per Ds, Rifondazione e Verdi. 14 i voti contrari, 11 i favorevoli, nessun astenuto. I quattro consiglieri della Margherita – Remo Angelilli, Nicola Cefali, Vincenzo Ceravolo, Fabrizio Fratangeli – votano dunque contro. E alla fine, per loro, gli abbracci, le pacche e perfino gli inviti a brindare insieme da parte dei colleghi, ieri alleati, della Casa delle Libertà. «Sgomento», «indignazione» e «vergogna» le espressioni ricorrenti, a fine seduta, da parte dei numerosi cittadini che hanno assistito al dibattito consiliare e al voto finale, molti dei quali militanti di Arcigay e di altre associazioni impegnate per i diritti degli omosessuali. «Ora bisogna farla finita con le ambiguità. Rutelli e i vertici nazionali dicano chiaramente come la pensano su pacs e unioni civili, e lo dica tutto il centrosinistra. Altrimenti la comunità omosessuale, al momento del voto, se ne starà a casa». Deluso e arrabbiato anche Fabrizio Marrazzo, presidente Arcigay Roma, presente alla seduta: «Non basta dire che si è favorevoli ai pacs a livello nazionale e che la sede municipale non è quella adatta per decisioni del genere, spostando così il problema di là nel tempo. Un dubbio simile, semmai, si palesa con un’astensione, non con un voto contrario». […]
L’articolo di Edoardo Sassi è stato pubblicato sul sito del Corriere della Sera