Marco Politi: «Aborto, parole di troppo»

Papa Ratzinger ha varcato il Rubicone. Con le sue parole a Veltroni, Marrazzo e Gasbarra, venuti per augurargli buon anno e non per ricevere istruzioni sui provvedimenti di amministrazione da adottare, il pontefice ha superato la linea che sancisce la giusta e rispettosa distinzione tra le due sfere di Stato e Chiesa. Finora Benedetto XVI si era fermato all’esortazione morale rivolta ai vescovi, ai fedeli e – se si vuole – agli italiani tutti. […] Da ieri Benedetto XVI ha superato la frontiera di quella sana laicità, che anche per la dottrina ecclesiastica implica “il rispetto della legittima autonomia delle realtà temporali” (la definizione è del cardinale Ruini). Il papa ha parlato ai rappresentanti delle istituzioni. Ha posto il veto ad andare avanti con la pillola RU-486 e il riconoscimento delle coppie di fatto a chi è stato eletto per governare una città, una provincia, una regione. È una ferita per ogni cittadino – credente e diversamente credente – che affida ai propri rappresentanti il compito di trovare soluzioni ai problemi, tenendo conto della pluralità di opinioni, religioni e credenze che caratterizzano l’odierna Italia. […] Libero il papa di parlare? Liberissimo, a 360 gradi. Liberi anche tutti di concordare, criticare o polemizzare senza che si levino grida di ‘lesa maestà’. Tuttavia è forte l’impressione che in qualche palazzo ecclesiastico la vittoria astensionistica all’ultimo referendum, stia provocando un eccesso di sicurezza e una sottovalutazione degli umori profondi degli italiani. […] La palla ora è nel campo dei politici. Sarebbe bene che si sgombrasse il campo da alcune mistificazioni, che circolano da mesi. La tutela costituzionale della famiglia non impedisce una regolamentazione pubblica delle unioni di fatto. Altrimenti non sarebbe mai stato nemmeno possibile il divorzio, che la famiglia scioglie! E quanto alla pillola abortiva non ci sono valutazioni arbitrarie di “opportunità” da mettere in campo, c’è soltanto da vigilare dal punto di vista medico. Chi vuole giustamente promuovere la famiglia e le nascite sa che c’è ben altro da fare. E non è stato fatto da decenni.
L’editoriale di Marco Politi è stato pubblicato oggi su “Repubblica”

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