Il banchiere del papa racconta

[…] Sono quattro, in Vaticano, gli uffici finanziari chiave. In ordine di importanza sono lo IOR, Istituto per le Opere di Religione; l´APSA, Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica; il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano; la Prefettura degli Affari Economici. A capo di ciascuno c´è un cardinale. Ma con un´avvertenza. Perché allo IOR, la banca vaticana, c´è sì una commissione cardinalizia di vigilanza, con alla testa il segretario di stato Angelo Sodano, ma il vero uomo di comando è un´eminenza laica di 64 anni venuto dalla Lombardia, con moglie inglese e quattro figli, il banchiere Angelo Caloia. […] Anche nelle date Caloia e Ruini hanno sempre viaggiato in parallelo. Diventano l´uno presidente dello IOR e l´altro presidente della conferenza episcopale all´inizio degli anni Novanta e, riconfermati di quinquennio in quinquennio, sono tuttora alla testa dei rispettivi organismi. Entrambi hanno cominciato le loro battaglie isolati, con molti più avversari che amici. Entrambi hanno vinto. La differenza è che oggi Caloia ha deciso di rompere il silenzio: con tanto di nomi, giudizi, retroscena sulla sua storia di banchiere del papa, per la prima volta messi nero su bianco.L´outing di Caloia è in un libro scritto da un suo amico e collaboratore d´antica data, Giancarlo Galli. Lo pubblica Mondadori, la stessa editrice dell´ultimo best seller del papa, ed è in vendita dal 22 giugno. Il titolo è “Finanza bianca” e si riferisce a quell´insieme di banche e banchieri cattolici che a Roma e in Italia hanno oggi accumulato un potere senza precedenti: con Antonio Fazio governatore della Banca d´Italia, con Cesare Geronzi dominus di Capitalia, con Giovanni Bazoli presidente di Banca Intesa, con i templi finanziari laici caduti nelle loro mani o assediati. Caloia è parte di questa finanza bianca, è da lì che è venuto. Ma nel libro non la esalta per gli attuali trionfi. Anzi. La accusa d´aver venduto l´anima per ottenerli, d´aver smarrito la sua “identità cristiana”. La prova è nel coinvolgimento delle banche cattoliche nei colossali disastri di Parmalat, Cirio e simili: una “Caporetto etica” dalla quale invece, dice, è rimasto immune lo IOR. Partito isolato nella sua battaglia per ripulire e rilanciare la banca vaticana, Caloia lamenta oggi di ritrovarsi di nuovo solo, a far da baluardo di una finanza moralmente corretta. […]
Il lungo e interessante articolo di Sandro Magister è accessibile sul sito Chiesa.espressonline.it

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