Padre Fedele: «La suora? È brutta e grassa»

[…] Il detenuto Fedele Bisceglia non ha ghiaccio da rompere. Lui è un protagonista, sempre. E con il suo vecchio amico che è un consigliere regionale per la Rosa nel pugno, attacca: «Ma hai visto di che cose incredibili mi accusano?», «Sì, ho visto». «Ma dico, io, ma l’hai vista suor…? È bassa, tozza, grassa. Ma chi è? Manco fosse Brigitte Bardot! E poi che suora è? L’hanno perfino vista comprare un perizoma…». Ci tiene proprio a far sapere che chi l’accusa non ha la silhouette da modella né modi da suora. Dettagli che ha ricordato anche il suo amico e coimputato Antonio Gaudio, agli arresti domiciliari. Interrogato ieri mattina, l’uomo ha spiegato in lacrime che «quella era una non suora. Si truccava, frequentava i pub di sera, portava abiti normali e preferiva che non la chiamassero suor…, solo il nome». […] Ha 69 anni, padre Fedele. E nessuna voglia di arrendersi. L’ha detto all’ amico: «Perdono tutti, per prima la suora e anche i magistrati che non giudico. Li perdono dal profondo del cuore ma non sto certo zitto. Passerò all’attacco da ultrà. Ho letto calunnie che sono da rabbrividire. Sono stato accusato e diffamato in modo disgustoso però vincerò». Tanto perché capissero che è un frate prima di essere «un peccatore, sì, ma non uno stupratore» appena entrato in cella si è guardato attorno e ha chiamato l’agente penitenziario: «Qui non c’è nemmeno un crocifisso, me ne porta uno per favore? Io voglio Gesù come compagno di cella». Al consigliere spiega che «adesso questo crocifisso lo terrò per tutta la vita». […] Ha la televisione in cella, padre Fedele. Sui foglietti c’è scritto «ore 17.50, ho visto delle trasmissioni. Alcuni usano il condizionale, altri sorrisetti e simili». […] A poveri e diseredati nell’appunto delle 13.30 dice «Andate tutti all’Oasi, anche senza permesso di soggiorno perché la legge del Vangelo contrasta con la Bossi- Fini». Ore 20, padre Fedele si lascia andare all’ironia: «In cella sono solo ma ci sono tanti letti. Mi potrebbero offrire compagnia femminile, anche perché ci sono le guardie e non si potrebbe violentare…».
L’articolo è apparso su Corriere.it

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