L’UAAR ha invitato tutti i rappresentanti eletti al Consiglio Comunale di Firenze ad incontrarsi sabato 4 febbraio 2006 presso la sede del Quartiere 4, Villa Vogel, alle ore 10,30 per discutere, e si spera concordare, l’apertura di un “tavolo laico” dove possano essere esposte ai consiglieri comunali le esigenze della consistente parte della cittadinanza fiorentina non confessionale.
Con l’occasione il circolo fiorentino dell’UAAR ha presentato in anticipo alcune proposte per dare modo e tempo ai consiglieri di esaminarle per potersi poi esprimere in merito in occasione dell’incontro.
* TEMI DI DISCUSSIONE
* Insegnamento della religione cattolica (IRC)
* La presenza di simboli religiosi negli edifici pubblici
* Promozione della cremazione
* Dispersione delle ceneri
* PaCS e Registri civili per le coppie di fatto
* Presentazione alla comunità
* Matrimonio civile
* Disponibilità di luoghi per la celebrazioni di riti funebri aconfessionali
* ICI
* Oneri di urbanizzazione secondaria
* Un tavolo laico
È evidente che tali esigenze possano non essere recepite in egual misura da tutti i consiglieri, ma valutarle, discuterle e trovare un modo per rispettare tutte le parti coinvolte è un passo avanti necessario per una più serena convivenza di una comunità plurale quale oggi siamo. Del resto, se lette senza pregiudizi, si potrà facilmente individuare nelle nostre proposte il rispetto dello spirito laico della nostra Costituzione quale legame trasversale e non esclusiva prerogativa di una singola parte politica. Inoltre vi si potrà ritrovare il presupposto antidiscriminatorio presente all’articolo 13 del Trattato UE ovvero la «non dissociabilità fra discriminazioni razziali, religiose, culturali, etniche, sociali, comprese quelle sessuali, e da handicap» [1] . Sperando che l’invito venga accolto, si chiede la cortesia di dare conferma della presenza.
cordiali saluti
per il circolo fiorentino
Baldo Conti e Marco Accorti
[1] Francesco Margiotta Broglio, ex rappresentante italiano a Bruxelles per le politiche antidiscriminatorie. Presentazione al programma “Giorno della memoria”, 23 gennaio 2006, Palazzo Vecchio.