Al grido di Allah u Akbar (Dio è grande), un centinaio di integralisti musulmani hanno attaccato l’ambasciata di Danimarca a Giacarta (l’Indonesia è il più grande paese musulamno nel mondo) per ritorsione contro la pubblicazione di caricature di Maometto, effettuata per primo dal quotidiano di Copenaghen Jyllands-Posten, imitato poi da altre testate. Hanno frantumato lampade con bastoni di bambù, buttato all’aria sedie, e gettato pomodori e uova marce contro la targa dell’ambasciata danese nell’atrio. La missione diplomatica si trova al 25/o piano dell’edificio e i manifestanti non sono riusciti a superare gli agenti di sicurezza nella lobby. Circa 100 poliziotti hanno poi tenuto sotto controllo i dimostranti – che si sono dispersi circa un’ora dopo – mentre chiedevano al governo di rompere le relazioni diplomatiche con la Danimarca e di espellere l’ambasciatore danese. Tra loro anche esponenti del Fpi, Fronte di difesa islamica, che si sono radunati davanti alla sede diplomatica e hanno lanciato uova contro l’edificio e bruciato la bandiera danese. Poco dopo l’ambasciatore danese ha incontrato una delegazione dei dimostranti. «L’ambasciatore danese ha accolto la nostra richiesta, quella di presentare le sue scuse ai musulmani di Indonesia. Dal momento che si sono scusati, ed i musulmani in Danimarca hanno a loro volta accettato le scuse, le accettiamo anche noi», ha affermato Fauzan Al Anshori, leader del consiglio indonesiano dei Mujaheddin. […]
Fonte: l’Unità