Si allarga a tutto l’oriente musulmano la protesta, anche istituzionale, contro la pubblicazione di vignette satitiche sulla stampa occidentale. Sabato il governo pachistano ha convocato l’ambasciatore della Danimarca e di diversi altri paesi europei, tra i quali quello italiano, per protestare contro la pubblicazione delle caricature di Maometto. Lo ha anunciato il ministro degli esteri pachistano. Oltre all’ambasciatore di Danimarca sono stati convocati quelli di Germania, Spagna, Francia, Olanda, Ungheria, Italia, Norvegia, Svizzera e Repubblica Ceca. Negli incontri con i capi delle rappresentanze diplomatiche europee, le autorità pakistane hanno espresso «una vigorosa protesta contro la pubblicazione e la riproduzione di disegni blasfemi» che pretendono di rappresentare il profeta Maometto. In particolare il governo pachistano esige «un’azione immediata del governo danese contro il giornale che ha pubblicato le caricature» (lo Jyllands Posten, che le ha pubblicate il 30 settembre scorso) e l’impegno dello stesso governo a far sì che «simili atti reprensibili» non si ripetano. «La libertà di espressione non deve essere intesa come il diritto di ferire i sentimenti di altri popoli e di denigrare i loro valori e le loro convinzioni e compete ai governi europei di garantire che simili disdicevoli atti non si ripetano», afferma la nota del governo pachistano.
L’articolo è apparso su Corriere.it