Vuoi essere immortale? Comincia a ibernarti

L’ultima trovata per alimentare la speranza di chi non accetta la morte e di chi crede che prima o poi l’umanità scoprirà i segreti dell’immortalità si chiama industria di ibernazione: centinaia di cittadini americani e più di sessanta inglesi hanno già sottoscritto un contratto che stabilisce che una volta morti, i loro corpi saranno ibernati per centinaia di anni finché la scienza medica non avrà scoperto come «resuscitare» le persone. […] I corpi delle persone saranno lavati e curati prima di essere sottoposti al procedimento. I futuri ibernati sperano che grazie ai processi scientifici sarà possibile, un giorno, ridare la vita a un corpo morto. Il fine dell’ibernazione è evitare che il corpo si decomponga. L’operazione costa quasi 150 mila euro e naturalmente non vi è alcuna garanzia di successo. Ma la promessa è allettante tanto che alcune pesone oltre a farsi ibernare aprono un conto a favore del centro di Eastbourne che, secondo contratto, sarà restituito una volta che la persona è «resuscitata». […] Una volta che la morte è accertata, nel corpo della persona è iniettata un fluido, il glicerolo. A quel punto il corpo sarà trasferito nel centro di Eastbourne e lo s’immergerà in una vasca d’acqua ghiacciata. Il cadavere successivamente sarà avvolto completamente in del politene, sarà sommerso nell’alcool e infine piazzato tra 120 kg di ghiaccio in un box a sua volta ghiacciato. La scienza contemporanea non assicura che l’ibernazione mantenga inalterato il corpo umano. Ma la tentazione dell’immortalità è forte, tanto che il primo uomo nella storia a farsi ibernare fu un professore californiano nel lontano 1967. Oggi, riferisce il centro d’ibernazione, tra coloro che hanno sottoscritto un contratto del genere ci sono professori universitari, scrittori e addirittura un vicario, anche quest’ultimo sedotto dalla speranza dell’immortalità. Naturalmente quella del corpo: l’immortalità dell’anima gliela può offrire soltanto Dio.
Fonte: Corriere.it

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