Nell’anniversario della nascita dello scienziato che con i suoi studi rivoluzionò le teorie sulla specie (12 febbraio 1809), si è svolto per la prima volta anche a Brescia il «Darwin Day», appuntamento tradizionale per gli studiosi e appassionati del genere di tutto il mondo. Introdotte dall’entomologo Paolo Mazzoldi, Le teorie darwiniane sono state illustrate nel corso dell’incontro promosso dal circolo bresciano Uaar (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti). La conferenza dal titolo «L’evoluzione dell’evoluzionismo – lo stato attuale delle teorie evoluzioniste» si è svolta nella libreria «Rinascita» di vicolo Calzavellia; tra gli organizzatori dell’incontro Ercole Mazzolani, coordinatore del circolo bresciano di Uaar, sezione fondata nel mese di novembre e che riunisce una ventina di iscritti. Il convegno è stato il primo incontro ufficiale della nuova associazione bresciana, diffusa a livello nazionale, in circoli che possono contare su circa 1500 iscritti e che rivendicano «l’indipendenza da forze politiche o da gruppi di pressione di qualsiasi tipo». «Al «Darwin Day» seguiranno altri appuntamenti» rivela Mazzolani che, spiegando il collegamento tra la ricorrenza (molto diffusa nel mondo anglosassone), e l’associazione dice: «La tendenza delle organizzazioni religiose e negare la teoria evoluzionistiche di Darwin. In questo modo – conclude il coordinatore – si penalizza l’interpretazione scientifica della vita». L’incontro, al quale ha partecipato un buon numero di persone, è stato una sorta di introduzione alle teorie evolutive dello scienziato datate 1850, luci e ombre della teoria che come ha spiegato Mazzoldi «mancava di una teoria sull’ereditarietà, sullo sviluppo embrionale degli organismi oltre all’assenza di prove sperimentali della selezione naturale». Nell’introduzione al «Darwin Day» Mazzolani ha indicato, in estrema sintesi, alcuni dei «capisaldi» dell’Uaar che si contraddistingue per una concezione razionale del mondo e della vita.
Fonte: Bresciaoggi