In Colombia, ma con una certa aria di casa…
I vescovi colombiani esortano i cittadini a partecipare alle prossime elezioni parlamentari e presidenziali – il 12 marzo e il 28 maggio – valutando attentamente le priorità del Paese. In una lettera pastorale pubblicata nei giorni scorsi al termine della loro 80ª plenaria a Bogotà, i presuli richiamano in particolare l’attenzione di candidati ed elettori su alcune questioni prioritarie che a loro giudizio sono: “la soluzione politica al conflitto civile che da anni affligge il Paese, la difesa della vita umana, la lotta alla povertà, il benessere sociale e l’impegno per la pace e il bene comune”. L’Episcopato non appoggia nessun candidato particolare, poiché – afferma il documento – esso “non pretende di esercitare alcun tipo di pressione o di limitare la libertà di opinione dei cattolici”. Il suo obiettivo è piuttosto di “educare e illuminare”. I vescovi colombiani hanno tuttavia idee molto chiare sui candidati e le cause che meritano il sostegno del voto cattolico, come ha precisato alla conferenza stampa conclusiva mons. Hector Gutierrez Pabon, vescovo di Engativa: “Un cattolico – ha scandito – vota per la vita, per la famiglia, per l’ambiente, per la giustizia”. A preoccupare in particolare la Chiesa colombiana sono i tentativi di legalizzare l’aborto, le pressioni per il riconoscimento dei matrimoni omosessuali e tutte le altre minacce che oggi insidiano la famiglia anche in Colombia. […]
Fonte: Radio Vaticana