Silvio Viale, Presidente della Associazione Radicale Adelaide Aglietta e membro della Direzione Nazionale della Rosa nel Pugno, interviene “sconsolato” sulla sentenza del Consiglio di Stato sul crocifisso: “È un giorno triste per tutti. Sono sbigottito e sconsolato. Il Consiglio di Stato ha stabilito che il “Crocifisso”, nemmeno la “croce”, ma proprio l’immagine di una confessione religiosa sia considerabile come un simbolo di laicità. La prossima volta stabilirà che il Card. Ruini è il simbolo dell’uomo laico. Tutto ciò esemplifica, anche al più recalcitrante degli osservatori, quanto sia necessaria la presenza della Rosa nel Pugno. Così facendo, però, il Consiglio di Stato ha aperto la strada alla ostentazione nelle aule ed in tutti i luoghi anche di tutti gli altri simboli religiosi, non potendo essere discriminati sul profilo della laicità. La sentenza del Consiglio di stato è un passo indietro che è stato offerto alle strumentalizzazioni elettorali. Il punto non è tanto, se il Crocifisso possa essere esposto in aula, ma la motivazione, che è un vero insulto ai principi di laicità e di uguaglianza”.
Fonte: Radicali.it