Divieto di praticare le interruzioni di gravidanza per le strutture sanitarie che impediscono l’accesso nei propri locali ai volontari antiabortisti. È quanto potrebbe accadere molto presto in Veneto se la Regione dovesse approvare un progetto di legge presentato dal Movimento per la vita. Il testo, attualmente all’esame della commissione Sanità e affari sociali, potrebbe arrivare in aula nelle prossime settimane dove la sua approvazione – tenuto conto della maggioranza di centrodestra – potrebbe essere scontata. «Si tratta di un pesante attacco non solo nei confronti delle donne, ma anche del lavoro svolto in questi anni dai consultori», denuncia il Coordinamento donne di Venezia, che insieme ad altre associazioni ha protestato ieri all’esterno di palazzo Ferro-Fini. […]
Il testo integrale dell’articolo di Carlo Lania è stato pubblicato sul sito del Manifesto