All’appello mancano ancora tre membri e lui, il capo, che si faceva chiamare in inglese «The Brain of the Barbarians» (il cervello dei barbari): la polizia ha invece arrestato gli altri 13 della gang della banlieue parigina, sospettata di aver rapito e torturato per quasi un mese, fino a farlo morire, Ilan Halimi, un giovane ebreo di 23 anni. Un rapimento per ottenere soldi gravato da forti sospetti di antisemitismo. Il capo della banda è in fuga, ha 26 anni, la testa rasata. […] La banda sarebbe responsabile di altri tentativi di rapimento, tre dei quali riguardavano ragazzi ebrei. Ed è proprio il possibile carattere antisemita che inquieta la comunità ebraica di Parigi, che si chiede se «l’ origine ebraica della vittima sia stata determinante nello sviluppo e nella tragica conclusione dell’assassinio». Intanto una folla compatta di almeno 500 persone si è riunita questa mattina attorno alla tomba di Ilan. La cerimonia è avvenuta nel silenzio più assoluto di tutta la comunità ebraica che ha voluto manifestare la sua solidarietà e il suo turbamento.
Fonte: l’Arena