In vista delle elezioni del 9 aprile […] la Chiesa italiana si è attrezzata. Si preparano così a scendere in campo falangi di candidati che hanno promesso fedeltà alle parole d’ordine lanciate dai vescovi italiani: famiglia, vita, occupazione, Mezzogiorno, legalità, bene comune. Il segretario generale della Cei, Giuseppe Betori, suona una chiamata alle armi trasversale: «La Chiesa non vuole che i cattolici si schierino, ma che tutti si schierino» per difendere i valori cristiani. Galvanizzati dal flop del referendum del giugno scorso sulla fecondazione medicalmente assistita, i vertici della Chiesa italiana contano su un’area più vasta dei soli credenti praticanti. La novità di queste elezioni è rappresentata infatti dal sostegno a candidati laici, esterni alla Chiesa ma affini al suo modo di sentire. […]
MOVIMENTISTI: Roberto Formigoni, Maurizio Lupi (Comunizione e liberazione), Rosy Bindi, Giorgio Tonini, Franco Monaco (Azione cattolica), Maurizio Gasparri, Gianni Alemanno (vicini all’Opus Dei), Edo Patriarca (Agesci). LEADER DA COLTIVARE: Francesco Rutelli, Pier Ferdinando Casini, Clemente Mastella, Silvio Berlusconi. MINISTRI DA SEGNALARE: Carlo Giovanardi, Giuseppe Pisanu, Mario Baccini, Letizia Moratti, Rocco Buttiglione, Mirko Tremaglia, Mario Landolfi. FEDELISSIMI: Luisa Santolini, Luigi Bobba. ANTIABORTISTI: Francesco Storace, Giuseppe Palumbo, Lorenzo Cesa. AMICI LAICI: Marcello Pera, Ferdinando Adornato, Giuliano Amato. CATTOLICI DOC:Maria Burani Procaccini, Domenico Di Virgilio, Grazia Sestini, Luca Volonté, Ivo Tarolli, Francesco D’Onofrio, Gustavo Selva, Alfredo Mantovano, Francesca Martini, Giuseppe Fioroni, Emanuela Baio Dossi, Giuseppe Gambale, Renzo Lusetti, Patrizia Toia, Donato Mosella, Alessandro De Franciscis.
Il testo integrale dell’articolo di Ignazio Ingrao è stato pubblicato sul sito di Panorama