Magdi Allam e la violenza in alcuni simboli islamici

Sul “Corriere della Sera” in edicola oggi è stato pubblicato un interessante intervento di Magdi Allam in merito alla violenza dei simboli religiosi utilizzati da sigle fondamentaliste. Così conclude Allam:
Tuttavia nessun musulmano si è finora sentito offeso e ha protestato per questa profanazione del Corano e della moschea sacra di Al Aqsa. A nessun musulmano è passato per la mente di sporgere denuncia presso i tribunali di Gaza, Il Cairo, Beirut, Islamabad o Algeri. Ecco perché non convince l’ondata di violenza su scala mondiale contro le vignette che offenderebbero Maometto. I musulmani prima di scagliarsi contro la Danimarca, dovrebbero combattere la blasfemia a casa propria. A tutti i musulmani contrari all’interpretazione violenta dell’islam, lancio una proposta: mandiamo una e-mail all’indirizzo dell’Organizzazione per la Conferenza Islamica (info@oic-oci.org ), con la nostra denuncia e il nostro appello: «No ai loghi islamici che profanano l’islam».
Il testo integrale dell’articolo di Magdi Allam è stato pubblicato sul sito del Corriere della Sera

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